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Anna Boccuti

III Tango e Letteratura - Conferenza + Milonga

Variazioni sul Tango I Ciclo di Conferenze
III Tango e Letteratura - Conferenza + Milonga
Relatore: Anna Boccuti
Domenica 17 marzo 2019
Ore 16:30 Conferenza / Ore 18:00 in poi si balla con la Milonga CulturTango fino alle 22:00

Il tango, come tanti studiosi hanno più volte sottolineato, ha conquistato l'Europa in due fasi: nella prima, all'inizio del Novecento, il ballo ha giocato un ruolo fondamentale, circa mezzo secolo dopo è stata la musica del tango nuevo di Piazzolla – accompagnata dai testi di Horacio Ferrer – a destare nuove passioni. Danza, musica e testo: il tango, in quanto fenomeno “totale”, ha creato un immaginario complesso e variegato la cui forza di irradiazione è testimoniata dalle numerose e persistenti tracce anche in letteratura. La ripresa letteraria di quello che ai suoi esordi fu un «genere eterogeneo», come lo ha definito Rosalba Campra, opera di poeti colti per un pubblico popolare, avviene principalmente attraverso il rimando, a livello tematico o testuale, degli elementi più connotati o più conosciuti. Nel primo caso, sono i protagonisti del tango stesso – le sue figure, i suoi spazi – a essere oggetto di poesia e a venire così trascesi e trasformati in qualcosa di immortale: dobbiamo a Jorge Luis Borges la primissima mitizzazione del tango e la sua suggestiva metamorfosi in «idea platonica», che «in cielo ci attende, noi argentini». Altrove, invece, è la lingua colloquiale usata nel tango a entrare nella letteratura: un accenno al lunfardo che compariva nel tango-canción delle origini, oppure un titolo, sono sufficienti a evocare un mondo e a dialogare più o meno ironicamente con esso. Così, ad esempio, Julio Cortázar riutilizza il primo verso di “Mano a mano” (1923) nella sua poesia “Rechiflao en mi tristeza” (1982), mentre Osvaldo Soriano attinge a piene mani dal canzoniere tanguero per i titoli dei propri romanzi, fornendo in questo modo un'indicazione di lettura: Triste, solitario y final (1973), Una sombra ya pronto serás (1996). La letteratura continua quindi a conferire significati inediti al tango, confermandone la natura di emblema culturale dal carattere mitico.

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